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Libri

1. Quer pasticciaccio brutto de via Merulana, Carlo Emilio Gadda

Quer pasticciaccio brutto de via Merulana, Carlo Emilio Gadda: In pochi giorni, nel marzo del 1927, un furto di denaro e gioielli ai danni di una vedova, la contessa Menegazzi, e poi l’omicidio della ricca, splendida e malinconica Liliana Balducci, sgozzata con ferocia inaudita, incrinano la decorosa quiete di un grigio palazzo abitato da pescecani, in via Merulana, come se una «vampa calda, vorace, avventatasi fuori dall’inferno» l’avesse d’improvviso investito – una vampa di cupidigia e brutale passione. Indaga su entrambi i casi, probabilmente collegati, Francesco Ingravallo, perspicace commissario-filosofo e segreto ammiratore di Liliana: ma la sua rabbiosa determinazione, il suo prodigioso intuito per il «quanto di erotia» che ogni delitto nasconde e le pressioni di chi pretende a ogni costo un colpevole da dare in pasto alla «moltitudine pazza» non basteranno ad aver ragione del disordine e del Male. L’inchiesta sui torbidi misteri del «palazzo dell’Oro» gli concederà, al più, la medesima, lacerante cognizione del dolore di Gonzalo Pirobutirro. Giallo abnorme, temerario, enigmatico, frutto della irresistibile attrazione che su Gadda esercitavano il romanzo e i crimini tenebrosi ma insieme di una tensione conoscitiva che finisce per travolgere ogni possibile plot, il Pasticciaccio è anche il ritratto di una città e di una nazione degradate dalla follia narcisistica del Tiranno, dove si riversa a ondate tumultuose una realtà perturbata e molteplice – e dove, a rappresentarla, sono convocate, in uno sforzo immane, tutte le risorse della nostra lingua, dei dialetti, delle scienze e delle tecniche.

2. Ragazzi di vita, Pier Paolo Pasolini

Ragazzi di vita, Pier Paolo Pasolini: Un romanzo sul mondo delle borgate e i quartieri periferici di Roma. Pasolini inizia a lavorare al libro fin dal suo arrivo nella Capitale nel 1950: visita le borgate, frequenta i ragazzi che ci vivono e studia i loro comportamenti e abitudini. Pasolini si appassiona al mondo periferico perché crede che conservi ancora l’autenticità del mondo rurale, un ambiente non ancora corrotto dal consumismo. Dal romanzo emerge una realtà degradata, ma contemporaneamente vitale, in cui i personaggi agiscono spinti dall’istinto e dalle passioni. I protagonisti sono i ragazzi abitanti delle borgate, abituati a vivere di sotterfugi ed espedienti più o meno legali in questo mondo povero, in cui non esistono punti di riferimento, come la famiglia e la scuola. ogni giorno i protagonisti si trovano a sfidare la noia, la miseria e la morte. Le vicende sono ambientate nell’immediato dopoguerra, e il protagonista Riccetto, ha una crescita e prova ad integrarsi nella società. L’opera è costruita ad episodi in un arco narrativo che parte con il salvataggio da parte del giovane Riccetto di una rondine che sta anneggando e si conclude con l’annegamento di Genesio, un bambino delle borgate, e con il mancato intervento del protagonista, ormai adulto e responsabilizzato. L’autore evidenzia così l’evoluzione di questo personaggio da ragazzino delle borgate sensibile e impulsivo a uomo integrato, ma intrappolato nel ruolo impostogli dalla società, ormai vuoto e privo di passioni.

3. Il piacere, Gabriele D’Annunzio

Il piacere, Gabriele D’Annunzio: un romanzo scritto nel 1888 a Francavilla a Mare e pubblicato l’anno successivo dai Fratelli Treves. Nel 1895 prenderà il nome de  I romanzi della Rosa, formando un ciclo narrativo con L’innocente e Il trionfo della morte, trilogia dannunziana di fine Ottocento. Al centro delle vicende de Il Piacere c’è uno dei molti alter ego fortemente autobiografici dannunziani: Andrea Sperelli, è un esteta colto e raffinato, discendente di una famiglia nobile, estraneo alla barbarie dei tempi moderni e tutto dedito “a fare la propria vita come si fa un’opera d’arte”. il romanzo, diviso in quattro parti, si apre con un incontro fatale tra Andrea ed Elena Muti, che gli fa visita nella residenza romana di Palazzo Zuccari. Si apre qui un lungo flashsback, che torna alla rottura della relazione tra i due, avvenuta due anni prima. Andrea ha reagito alla fine dell’amore con Elena gettandosi nella vita mondana della Capitale, raccogliendo avventure superficiali e vane, finché viene gravemente ferito durante un duello. La convalescenza porta il protagonista a Ferrara, presso una cugina che gli assicura tranquillità e accoglienza, e soprattutto la possibilità di dedicarsi in serenità alla creazione artistica. In questo Eden protetto prende corpo l’amore tutto platonico per Maria, aristocratica senese e ottima pianista, su cui Andrea proietta – quasi si trattasse di un “doppio” – la passione tormentata per Elena; la stessa Maria proverà a tradurre i propri sentimenti per Andrea componendo un diario di confessione. All’inizio del libro terzo, si chiude la lunga analessi narrativa: Andrea, dopo la parentesi dei vizi, riconsidera il rapporto con Elena, che nel mentre ha sposato un nobile inglese, Lord Heathfield, dedito al sadismo sessuale; il protagonista, che in Elena aveva concentrato tutte le sue ambizioni ad un amore totale ed assoluto, prende coscienza dell’illusione e delle falsità insite nel legame con la donna. La situazione si complica con il ritorno di Maria, la quale suscita le gelosie della prima amante, che ora prova a sedurre nuovamente il protagonista. Andrea, in cerca della “terza Amante ideale” sovrappone all’amore puro e spirituale per Maria la pulsione erotica per Elena; in occasione dell’ultimo appuntamento con Maria, costretta a lasciare Roma perché il marito è stato scoperto a barare al tavolo d’azzardo, egli pronuncia il nome della rivale (la “femme fatale” Elena). La disperazione di Andrea non può fermare la fuga definitiva di Maria: il libro si chiude così con l’asta dei beni della donna, di cui al protagonista non resta che un armadio, simbolo che riassume la sua sconfitta.

4. Che la festa cominci, Niccolò Ammaniti

Che la festa cominci, Niccolò Ammaniti: nel cuore di Roma, il multimiliardario Sasà Chiatti organizza nella sua nuova residenza di Villa Ada una festa che dovrà essere ricordata come il più grande evento mondano nella storia della nostra Repubblica. Tra cuochi bulgari, battitori neri reclutati alla stazione Termini, chirurghi estetici, attricette, calciatori, tigri, elefanti, il noto scrittore Fabrizio Ciba cercherà di trovare ispirazione per il suo prossimo capolavoro e le Belve di Abaddon, una setta satanica di Oriolo Romano cercano di assassinare la cantante Larita ex satanista ora convertita al cattolicesimo. La situazione diventa drammatica dopo le prima vittime tra gli ospiti e quando un gruppo, gli abitanti delle catacombe sotterranee di Santa Priscilla, arrivano in superfice per cibarsi,  uccidendo e rapendo i partecipanti. Questi ultimi scoprono che gli uomini che li hanno trascinati nelle catacombe sono la degenerazione genetica degli atleti sovietici che parteciparono alle Olimpiadi di Roma del 1960, che scapparono durante i Giochi alla ricerca della libertà dall’oppressione del regime comunista dell’Unione Sovietica. Un’avventura in cui i personaggi daranno vita a una commedia umana. La comicità di Ammaniti sa cogliere i vizi e le poche virtù della nostra epoca. Alla fine galleggiano i resti di una civiltà incapace di prendere sul serio anche la propria rovina.

5. Non ti muovere, Margaret Mazzantini

Non ti muovere, Margaret Mazzantini: libro vincitore di vari premi, e da cui Sergio Castellitto ha tratto un film. Una mattina Angela ha un incidente con il suo scooter e viene tasportata d’urgenza in ospedale, una rianimatrice la identifica come la figlia di un suo amico, un chirurgo dell’ospedale di nome Timoteo. Venuto a conoscenza della notizia, l’uomo ripensa al suo passato e si rivolge con un lungo monologo alla figlia, a cui racconta un periodo della sua vita fino ad allora tenuto segreto: la passione per una travagliata ragazza di borgata, Italia, che lo portò alla rinascita, alla scoperta di sé, quando ormai tutto sembrava non avere più alcun senso. Un amore nato come sfogo orrendo, tramontato quando era sul punto di divenire vita. La morte della donna in seguito a una setticemia causata da un aborto lascerà un vuoto incolmabile in Timoteo, che sarà costretto a alla sua vita di facciata. Solo in seguito, la figura della figlia risanerà parzialmente la grande ferita.

6. Addio a Roma, Sandra Petrignani

Addio a Roma, Sandra Petrignani: due poeti si scambiano versi di notte sul Tevere: sono Pier Paolo Pasolini e Sandro Penna. Una donna bellissima e coraggiosa, tra molti amori e lotte per il potere, si batte per imporre l’arte astratta: è Palma Bucarelli. Uno scrittore giovane e già carismatico fa la spola fra Torino e la capitale per amore: è Italo Calvino. Un artista prestigioso e chiacchierato conquista la città con una mostra sensazionale: è Picasso. Una scrittrice cerca casa nel centro di Roma bisticciando con il marito: è Natalia Ginzburg. Un giovane americano scribacchia pettegolezzi sui giornali per pagarsi la casa in via Margutta: è Truman Capote. Pittori leggendari si arrabbiano in continuazione con le generazioni più giovani: sono Giorgio De Chirico e Renato Guttuso. Un marito e una moglie romanzieri litigano furiosamente in pubblico, ma forse si adorano: sono Elsa Morante e Alberto Moravia. Tra fatti della vita e clamorose dispute letterarie e artistiche, nascita e morte di vivaci testate giornalistiche, l’irripetibile stagione che vide i protagonisti della scena culturale romana al centro di un interesse mondiale, dalla povertà estrema dei primi anni ’50, al furore della Neovanguardia, ai ribaltamenti del Sessantotto fino alla decadenza dei primi ’70, rivive in un colorato affresco per celebrare un recente eppure lontanissimo passato.

7. Ladri di biciclette, Luigi Bartolini

Ladri di biciclette, Luigi Bartolini: il romanzo tratto dall’omonimo film del grande Vittorio De Sica, segue le vicende dei furti di biciclette subiti dall’autore nella Roma dell’immediato dopoguerra, e dei relativi ritrovamenti. Siamo a Roma pochi anni dopo la fine della Seconda guerra mondiale. Antonio Ricci, disoccupato, vive in un quartiere periferico della città con la moglie Maria, il piccolo figlio Bruno e una figlia neonata. Finalmente trova lavoro come attacchino municipale, impiego per il quale è necessaria la bicicletta, che Antonio e Maria riescono a riscattare dal monte di pietà. Ma già il primo giorno di lavoro la bicicletta di Antonio viene rubata. Avvilito, l’uomo chiede consiglio a Baiocco, un netturbino che gli promette di aiutarlo. Il giorno seguente Antonio, insieme a Bruno, Baiocco e altri spazzini, inizia a battere i mercati romani dove i ladri vendono la refurtiva. La ricerca è infruttuosa; Antonio e il bambino rimangono soli a Porta Portese, sotto un violento nubifragio. Antonio intravvede il ladro in sella alla sua bicicletta e si lancia all’inseguimento, ma il ragazzo si dilegua. Ormai disperato, Antonio decide di rivolgersi a una veggente cui la moglie è devota: l’incontro è inutile, ma uscendo dalla casa della santona di nuovo Antonio e Bruno si imbattono nel ladro e lo inseguono sino a casa sua, dove vengono accerchiati dalla folla ostile dei vicini. Bruno chiama un carabiniere, che però, senza prove, dichiara di non poter far nulla. Antonio e Bruno se ne vanno umiliati e, dopo un lungo pellegrinare casuale, finiscono di fronte allo stadio, dove si sta disputando una partita. Antonio afferra una delle tante biciclette dei tifosi e scappa, ma viene subito acciuffato dal proprietario e da alcuni passanti: questi vorrebbero denunciarlo, ma, di fronte al pianto del piccolo Bruno, il proprietario decide di lasciar perdere. Padre e figlio si incamminano verso casa, mischiandosi tra la folla.

8. Un giorno perfetto, Melania G. Mazzucco

Un giorno perfetto, Melania G. Mazzucco: in una notte di maggio, in una Roma cupa e silenziosa si sentono degli spari. Qualcuno avvisa la polizia, che è pronta per irrompere nella palazzina da dove provenivano. Un flashback racconta le 24 ore precedenti l’avvenimento, coinvolgendo una serie di personaggi legati tra di loro. Emma perde uno dei suoi numerosi lavori part-time e viene picchiata dall’ex marito, l’Onorevole Fioravanti è impegnato nella sua campagna elettorale, Antonio non si rassegna alla perdita della moglie, Sasha cerca di incontrare il suo amante, Maja rivaluta la sua vita, Valentina si fa un piercing, Camilla organizza una grandiosa festa per i suoi sette anni, Zero sperimenta la sua prima bomba, Kevin si innamora. Questi personaggi si ritroveranno ad incrociare i propri destini, in un crescente accumularsi di tensione che porterà alla tragedia finale. Nel 2008 Ferzan Ozpetk ha tratto da questo romanzo l’omonimo film, con un cast composto da alcuni famosi attori italiani. 

9. La storia, Elsa Morante

La storia, Elsa Morante: il romanzo scritto le 1974 è considerato come una delle sue opere più conosciute. Ambientato a Roma nel periodo della seconda guerra mondiale e nell’immediato dopoguerra. I quartieri romani martoriati dai bombardamenti e le borgate di periferia affollate da nuovi e vecchi poveri (San Lorenzo, Testaccio, Pietralata, il ghetto ebraico di Roma) e le alture dei vicini Castelli Romani, in cui si muovono le formazioni partigiane di opposizione al nazifascismo e alcuni dei protagonisti della vicenda che scandisce la narrazione come un naturale fil rouge,  vengono descritti con realismo, ma anche con una visione poetica. Ida è una maestra elementare, donna fragile, che tenterà tutto il tempo di nascondere le proprie origini ebraiche per paura della deportazione. Vedova con un figlio adolescente, un giorno del 1941 subisce uno stupro da un soldato tedesco, in seguito al quale nascerà il piccolo Giuseppe. Useppe sarà chiamato così con grande affettuosità per tutto il tempo dal fratello Nino e di conseguenza da tutti. Diventa la ragione di vita della donna, che subirà gli orrori della guerra. Nino si arruola dapprima tra le file dei fascisti, poi tra quelle dei partigiani seguito dalla madre attraverso quel filo materno tessuto di timori e speranze che supera ogni distanza, morale e fisica. La casa di Ida a San Lorenzo viene distrutta dai bombardamenti, costringendo così la donna ed il piccolo Useppe ad un lungo peregrinare da una sistemazione di fortuna all’altra, condividendo stanzoni e miserie con una serie di personaggi che andranno a costituire la narrazione corale di un’intera generazione derubata. Per Ida purtroppo la sua tragedia personale non finirà al termine della guerra.

10. Voci, Dacia Maraini

Voci, Dacia Maraini: il libro premiato e tradotto in diverse lingue, racconta la storia di Michela Canova è una giornalista radiofonica a Roma. Un giorno il suo direttore le chiede di allestire un programma sugli omicidi rimasti irrisolti, e partirà proprio da quello della sua vicina, uccisa pochi giorni prima. Michela fa amicizia con un commissario di polizia che fornisce alla giornalista pacchi di schede su delitti irrisolti. Inizierà ad interviste tutta la famiglia di Angela, la sua vicina, e scoprirà misteri nascosti. Questo delitto rivelerà come dietro l’apparente normalità si nascondono il mistero e la violenza. Attraverso diverse vicende ed episodi la protagonista riuscirà a ricostruire un sorprendente mosaico di verità.

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